WINTER
2022
La tavola delle feste
L’aria delle feste si fa sentire, le case scintillano di luci e il Natale diventa occasione per sedersi a tavola tutti insieme, condividendo un momento di felicità. Ma la grande festa simbolo dalla convivenza e della gioia condivisa è da sempre stato il pranzo. E’ il periodo dell’anno in cui tutti cercano di essere a casa perchè la gioia è proporzionata alla condivisione. In passato sopra la tavola pendeva l’agrifoglio con le bacche rosse o il vischio con le bacche bianche, antichi simboli celtici, che non potevano mancare tra gli addobbi, insieme alla stella cometa, che tutti credevano presente nella notte di Natale.
In realtà, anche se il “pranzo di Natale” si rinnova ogni anno, le sue modalità, il suo “apparato” si sono ovunque molto modificati nel tempo, ma resta comunque il fatto che sia il periodo celebrato con gioia e speranza praticamente in tutto il mondo e, pur nella diversità dei simboli, dei riti e delle specialità gastronomiche che i vari popoli riservano a questi particolari giorni dell’anno, restano, comuni a tutti, il piacere di celebrare con pranzi e cene speciali e la gioia di scambiarsi doni augurali. Ci sono anche dei “segni” che caratterizzano le solennità di fine anno: il pane, il fuoco, la luce (che le copiose candele ornamentali accese un po’ dappertutto nel periodo ben rappresentano).
Da Italiani amanti della buona cucina, in tanti stanno anche decidendo il menu di natale, me per creare la giusta atmosfera e dare un tocco speciale alla casa non bisogna sottovalutare l’importanza di una buona tavola ben apparecchiata.
Apparecchiare la tavola è un’arte e in questo periodo più che mai, ha bisogno di un’attenzione in più, perché trasforma l’incontro con famiglia e amici in una festa di luci e di colori.
L’elemento per eccellenza che non può mancare e che richiede particolare cura è il centrotavola, realizzato con candelieri, rami di sempre verde, pigne, palline colorate e da lì, poi via ai segna posto, ai portatovaglioli e a tutto ciò che può servire a decorare la vostra tavola in grande stile.
Verde bosco, oro, argento o rosso, i colori sono importanti, ma ricordiamoci che la tavola natalizia non è completa senza centrotavola. Già nel lontano passato, ai tempi dei Romani, si sistemavano al centro del desco addobbi creati con piante, foglie e vasi. Al contrario, durante il Medioevo, la tavola degli aristocratici era talmente colma di cibo che non era immaginabile posizionare un centrotavola ornamentale, che invece fa la sua comparsa nel Rinascimento per dare un tocco di prestigio alle tavole della nobiltà. Il centrotavola in verticale ha fatto il suo ingresso tra il XVIII e il XIX secolo: a quel tempo venivano utilizzate delle alzate scenografiche, come la francesissima épergne, con cestelli per contenere frutta e dolciumi.
Ai giorni nostri, su molte tavole natalizie splende la corona dell’Avvento, una decorazione tipica della tradizione dei paesi di cultura anglosassone e germanica. Si narra che fu ideata -intorno alla metà dell’Ottocento- dal pastore protestante Johann Hinrich Wichern con l’ammirevole scopo di metterla in vendita e con il ricavato rendere possibile la formazione a ragazzi e giovani bisognosi.
Al di là delle tradizioni, per rendere festosa la mise en place natalizia basta essere creativi, scegliere un abbinamento di colori e poi giocare con fiori, frutta, candele, piante, elfi, pupazzi di neve, fiocchi, rami e bacche…tutto va bene.
Naturalmente senza dimenticare i simboli beneauguranti, come le stecche di cannella che, legate insieme da un cordoncino da pacchi, possono essere usate come segnaposti. Così come il melograno, simbolo di fertilità e abbondanza sin dall’antichità, ideale per creare raffinate decorazioni per la tavola, o per essere sistemato sui piatti dopo aver scritto con un pennarello dorato il nome di ciascun commensale. O come l’agrifoglio, considerato sacro dai primi cristiani perché le sue foglie spinose ricordano la corona di spine di Gesù e le bacche rosse rimandano al suo sangue. Questo bellissimo arbusto popola le nostre Feste dando un tocco di eleganza alle ghirlande sistemate sulla tavola natalizia o appese alle porte di ingresso. E infine c’è un altro simbolo natalizio porta fortuna da non dimenticare: il vischio, che i Celti ritenevano donato dagli Dei perchè senza radici. Un ramoscello in segno augurale dovrà completare il nostro centrotavola.
E per la cena dell’ultimo dell’anno?
Eleganza, raffinatezza e glamour al top sono gli ingredienti indispensabili per un party di fine anno degno di finire negli annali. Del resto la mise en place per il cenone di Capodanno è per la casa quello che l’outfit è per gli ospiti: un’occasione per mostrare il meglio di sé.
Per gli amanti della tradizione, di uno stile elegante e ricercato che non amano osare con tavole a tema, originali ed ipercolorate, l’oro, l’argento, il bianco ed il nero sono i colori più adatti alla tavola di Capodanno. L’oro è il colore della luce, del sole e soprattutto richiama alla ricchezza e alla prosperità. Stesso discorso vale per l’argento.
I must di una tavola di Capodanno che si rispetti sono i centritavola, i segnaposto, le candele e le decorazioni con cui personalizzare la mise en place. Quattro elementi che potete scegliere di acquistare o di realizzare voi, ma, che devono tutti corrispondere ad un tema unico.
Le decorazioni devono essere proporzionate alle dimensioni del tavolo, non troppe né troppo poche. Si possono utilizzare rametti, vischio, frutta e candele per dare colore e movimento. Molto importante, infine, è la mise en place. La scelta principale è tra tovaglia o runner.
I segnaposto sono un elemento spesso trascurato, ma, che in realtà rappresentano una mise en place ben riuscita, insieme al centrotavola, poiché sarà la prima cosa che gli ospiti noteranno e sarà l’elemento che comunicherà il tema scelto per le decorazioni.
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