PILLOLE DI MANAGEMENT by Interlude
Quali dati ci conviene analizzare per fare una strategia per la ripartenza?
In molti immagino stiamo ponendoci questa domanda cercando di capire come fare e cosa fare per superare questo momento davvero molto critico. Sappiamo per certo, infatti, che il recupero nel comparto turistico non sarà facile sia per la natura intrinseca del servizio che è non replicabile (si pensi alla ricettività, ai posti in aereo, su di un treno o su di un bus) sia perché, al di là di proclami su cure e vaccini, l’effetto psicologico della paura non svanisce come per incanto. Già molti di noi hanno potuto valutare un comportamento d’acquisto diverso del nostro ospite che spesso ha telefonato per prenotare per sentirsi rassicurato sulla qualità del servizio che stava comprando.
Con un quadro del genere come stiamo programmando la nostra, seppur lenta, ripartenza?
I dati passati, per intenderci era pre-covid, se vogliamo designare così uno sparti acque, non possono essere utili perchè il comportamento del nostro ospite non sarà più quello, perchè la pandemia ha limitato gli spostamenti e il clima di incertezza ha ristretto le finestre di prenotazione, per non parlare dei tour in gruppo o del mercato MICE. Indagini a livello internazionale in tal senso mostrano come infatti il concetto di sicurezza inteso anche sotto il punto di vista della pulizia, degli standard e delle procedure, siano diventati i must di ricerca del nostro ospite tipo.
I dati di questo 2020 rischiano, dal canto loro, di indicarci dei falsi trend con, da un lato, una domanda anelastica, che però nel mese di agosto si è trasformata in un boom (per talune località) per la voglia di evasione da un periodo restrittivo che sicuramente ha caratterizzato la motivazione di viaggio e, dall'altro, l'azzeramento o quasi del mercato estero, dei gruppi e comunque degli spostamenti a lungo raggio.
Le analisi per fare una buona strategia partono da fuori, dalla destinazione e dai cambiamenti che questa ha vissuto e come questi sono stati percepiti dal consumatore, fino ad arrivare a dentro la propria realtà e capire come questa è cambiata, com'è cambiato il suo interlocutore.
Non servono pertanto solo i dati delle vendite o delle prenotazioni, serve l'analisi dell'engagement, la segmentazione di questo nuovo mercato e la propria Brand Identity. Mai come ora il comportamento di acquisto sarà influenzato da tanti fattori e allora dobbiamo scoprire quali sono i nostri punti critici per delineare una strategia che sia performante anche in uno scenario così diverso.
L'indagine pubblicata da GlobalIndex sul secondo trimestre del 2020 ha mostrato come i motori di ricerca siano stati il principale mezzo di scoperta, seguiti a ruota dai social media. Ecco che, quindi, qui si delinea come la strategia debba necessariamente unire con un unico fil rouge i numeri e le parole.
Interlude Managament analizza lo scenario in cui insiste la tua azienda, come ha reagito il tuo mercato e come puoi migliorare il tuo engagement per costruire una strategia che ruoti attorno alla tua dimensione come un vestito sartoriale.
Non esistono analisi uguali per tutti.
In una situazione così complessa come quella che stiamo vivendo, la tua strategia deve rappresentare la tua identità per il tuo mercato.
Credits to Laura Lo Mascolo

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